sabato 4 ottobre 2008

E così sto per partire. Questo soggiorno non è stato privo di problemi, ma è stata una esperienza importante.

Non posso tirare davvero tutte le somme ora. Di fisica ho imparato molto e prodotto molto, ne sono contento. Come turista sono entusiasta. Il Giappone è meraviglioso in ogni particolare. Come ultima cosa da vedere sono andato al teatro Kabuki. La visione è stata interessantissima e anche molto divertente. Purtroppo morivo dal sonno e non sono riuscito a apprezzare proprio tutto, ma l'audioguida in inglese permetteva di seguire lo svolgimento abbastanza bene.

Il teatro kabuki è un teatro tradizionalmente popolare, per cui una parte integrante della performance viene dalle grida e le esortazioni del pubblico. Le entrate in scena degli attori sono fenomenali. Gli attori più famosi possono permettersi di restare fuori dalle quinte, e gridare il motivo per cui non stanno entrando in scena ("la neve mi appesantisce le maniche e le gambe dei pantaloni"). Il pubblico li incoraggerà a sforzarsi di più per poter proseguire la scena. Simili interventi e incitamenti avvengono durante le scene clue e nei combattimenti, che si fermano quando il protagonista è in difficoltà.

Dal punto di vista personale mi sono lasciato indietro dei problemi grossi che si stanno ripresentando ora. Trascurarli non è stato intelligente, ma non escludo di essere avviato ad una soluzione, adesso.

Nel frattempo ho anche trovato persone fantastiche a cui devo moltissima della mia sanità mentale attuale. Non posso ringraziarle abbastanza. Questo mi rende più sereno. Anche se, ovviamente le cose potrebbero cambiare da un momento all'altro.

Questo blog è iniziato in Giappone e qui finisce. Non farò post dall'Italia. Ma credo che manterrò l'indirizzo per un altro blog, non più quotidiano, in cui mettere quello che mi passerà per la testa in futuro.

Arrivederci e a presto. Spero di salutarvi e abbracciarvi presto di persona.

venerdì 3 ottobre 2008

Oggi era l'ultima giornata di lavoro e per tirarmi su di morale ho preso questo, che mi fa sentire un po' più vicino all'Italia...


E qualche foto del campus.


E dell'ufficio di Yuasa, con lui e Antonella che ha appena iniziato i suoi tre mesi qui.


La vista dalla finestra dell'ufficio.


La sera Yuasa, Mine e Nakazato mi hanno invitato a cena per salutarmi. Abbiamo mangiato moltissimo e bevuto altrettanto. Alla fine ho fatto gli ultimi saluti. Domani andrò a comprare gli ultimi souvenir e non ci vedremo. Sono ottime persone, come anche Ohba-sensei e Tasaki-sensei, che ho salutato nei giorni scorsi, e gli altri studenti che ho incontrato. Mi dispiace non avere una foto di Mine, che ha fatto questa...


Ancora una volta buonanotte, spero di vedervi presto di persona.

giovedì 2 ottobre 2008

E così si avvicina la fine. Domani sarà il mio ultimo giorno di lavoro alla waseda.

Oggi ho parlato con Tasaki-sensei del mio lavoro. Mi sembra che abbia apprezzato e ne sono contento, perchè è incredibilmente bravo e se il lavoro gli piace è un grosso riconoscimento. Ha avuto bisogno di pochi minuti per capire come funzionavano i conti e per suggerire immediatamente cose molto interessanti da studiare. Se avesse lavorato lui a questi argomenti ci avrebbe messo un terzo del tempo...

Ieri mi è venuto casualmente da riflettere sulla differenza tra lettere e email. Una lettera può arrivare soltanto in un determinata ora della giornata, mentre la email è quasi istantanea e può arrivare in ogni momento. Quindi se aspetti una lettera puoi capire ad un certo punto che la lettera non arriverà e dovrai aspettare domani. Se stai aspettando la risposta ad una email potresti finire a fissare inutilmente lo schermo sperando che appaia magicamente tra qualche secondo.

Per qualche motivo sono molto stanco. Auguro buona notte a tutti. Spero di rivedervi presto di persona.

mercoledì 1 ottobre 2008

Giornata abbastanza inutile, ma ormai siamo agli sgoccioli e non posso aspettarmi molto altro. Ho perso la mattinata perchè ho dimenticato le chiavi della camera nella serratura. Sono un idiota.

La sera abbiamo mangiato sushi in un ristorante serio. Finalmente sono riuscito a pagare la cena a Yuasa. Glielo dovevo.

E siccome non posso rimandare ancora a lungo, ecco le foto del terzo giorno a Kyoto, sotto la pioggia.

Il cancello di Kyomizu-dera:


Con la campana (quella subito dietro il cancello)


Come ho detto, Kyomizu dera è famoso per la struttura di legno che regge il palcoscenico per il teatro Noh.


In basso nella valle c'è questa fontana. Bevendo da ciascuno dei tre getti si può ottenere fortuna negli affari, nello studio o in amore. Ma non ricordo come sono disposti.


Il tempio di Ryozen-Kannon, con la statua di pietra. Poco lontano le impronte della dea erano scolpite su un enorme lastra. Davanti al tempio il bracere sacro. I fedeli vi mettono l'incenso e si gettano il fumo addosso con le mani per purificarsi. Siccome l'incenso me lo hanno dato con il biglietto all'ingresso, questa volta l'ho fatto anche io...

Nella statua c'erano tanti altari come questo e nessun cartello con scritto di non fotografare...


Altro tempio, giusto a fianco: Kodai-ji. C'erano tre case da tè molto antiche. Generalmente sono piccolissime. Ad esempio questa è alta poco più di me.


I giardini erano ovviamente bellissimi.


Come anche le decorazioni degli edifici.

Passato un parco si arriva al Chion-in


che è molto grande, ma meno interessante degli altri, secondo me. In compenso questo giardino era giusto dietro il tempio. Era molto piccolo, comunque.


Era troppo tardi per il Sanjusangendo, che è un altro tempio famoso, per cui sono tornato alla stazione, giusto di fronte alla Kyōto Tower.

E ho preso lo shinkansen poco dopo.


Domani devo discutere il mio lavoro con un professore, per cui mi conviene andare a dormire. Buonanotte.

martedì 30 settembre 2008

Ho visitato finalmente il labroatorio di Oshima-sensei e abbiamo avuto l'occasione di parlare con lui a proposito del nostro lavoro. Era uno dei motivi principali per cui sono stato chiamato qui, per cui sono molto contento che alla fine ce l'abbiamo fatta.

In realtà abiamo visitato un laboratorio con lui e uno con un suo dottorando, che ci ha spiegato in dettaglio il funzionamento delle macchine che gestiva lui. Ovvero un macchinario per field emission e field ion microscope nel vuoto.

É stato divertente quando ci ha mostrato il misuratore di pressione che aveva bisogno di minuti prima di indicare la pressione esatta, perchè troppo poche molecole al secondo colpiscono il rilevatore. Abbiamo potuto vedere come prepara le nanotip (punte metalliche), anche se la punta vera e propria, larga pochi atomi, non era ovviamente visibile a occhio nudo. E soprattutto c'erano un sacco di aggeggi interessantissimi.

Insomma è stato divertentissimo. E istruttivo. Parlare con lui ha chiarito molti dubbi che avevamo e vedere il macchinario, per quanto io non ci capisca nulla, almeno può dare un'impressione su cosa significa davvero quello che ho studiato finora.

Per il resto abbiamo mangiato un curry in un posto dove andiamo spesso. Infatti la signora che serve al bancone ha imparato che Yuasa accompagna gli italiani. É molto simpatica e anche se non spiccica una parola di inglese cerca sempre di fare conversazione. In ogni caso è definitivamente un posto in cui tornare.

Ora è tardi, per le foto dovrete aspettare, mi dispiace. A presto e buonanotte.

lunedì 29 settembre 2008

Nessuna foto, perchè sono tornato a Tokyo stanchissimo e voglio andare a dormire presto.

Oggi ha piovuto tutto il giorno, ma Kyoto è fantastica anche con la pioggia. Ho visitato Kyomizu-dera, che è famoso per molti motivi, tra cui una terrazza in legno sospesa su un dirupo. É alta solo qualche decina di metri ma è completamente costruita ad incastro, senza l'uso di un singolo chiodo.

Nello stesso tempio c'è un percorso che chiamano l'intestino del Buddha. Siscende una scala in uno dei templi, e si entra in un corridoio buio. É vietato accendere qualsivoglia tipo di luce. Si cammina seguendo una corda con la sinistra ed è impossibile vedere alcunchè. Dopo un po' si perde il senso dell'orientamento, anche se il percorso è corto. La sensazione è divertente. Ho anche fatto un giro nel naos del tempio dove un prete cantilenava e l'odore d'incenso era fortissimo. Le statue erano fantastiche. Sicuramente anche negli altri templi ce ne sono un sacco di splendide che nessuno vede mai.

Il secondo tempio è stato Ryoan Kannon, la cui caratteristica principale è una statua di pietra della dea. Nella statua si può entrare e ci sono diversi altarini illuminati da candele. Essendo poco famoso è molto godibile.

Il terzo tempio è il Kodai-ji e sicuramente il più bello di oggi, forse per la pioggia. I giardini erano fantastici e i diversi edifici di culto e per la cerimonia del tè erano decorati con lacca e oro.

Infine ho visitato il Chion-ji che, forse perchè ero stanco, non è stato particolarmente interessante. Gli edifici sono enormi e ho assistito ad un'altra cerimonia, ma per il resto non era particolarmente bello. A parte che appoggiato sulle travi del tetto c'è un ombrello di legno antico, dimenticato chissà quanto tempo fa e chissà come a quattro o cinque metri da terra...

Un saluto a tutti e buonanotte.

domenica 28 settembre 2008

Oggi ho visitato la parte ovest di Kyoto.

Mi sono svegliato abbastanza presto, per cui sono riuscito ad arrivare al primo tempio, Daitokuji verso le nove. Non c'era nessuno, ed era tutto meravigliosamente calmo. Il tempio racchiude in realtà ventitrè templi più piccoli, ciascuno circondato da un muro, dietro cui spuntano gli alberi e i tetti degli edifici. Passeggiare per queste stradine sbirciando nei giardini (per la maggior parte chiusi ai turisti) è molto rilassante.

Alcuni dei templi sono visitabili, come Ryogin-tei. Con il giardino di pietre più piccolo del Giappone (o così dicono). Non è una cosa da poco, se si considera che ogni giardino Zen è una rappresentazione completa dell'intero universo.

Anche gli interni erano visitabili, ed erano molto belli.

L'altro tempio che avrei voluto farvi vedere è Daisen-in, ed è il tempio principale. Purtroppo non si potevano fare foto, per cui ho comprato un libro al bookshop.

La tappa successiva è il Kinkakuji, ovvero il tempio d'oro. A differenza del tempio d'argento, questo davvero d'oro.
Il resto del tempio era interessante, ma purtroppo è piagato dai turisti, essendo ovviamente una delle attrazioni irrinunciabili delle gite da un giorno (non so se le fanno, ma potrebbero....). Il parco non era molto godibile in queste condizioni... Il mercato giusto fuori dal tempio era molto piacevole.

Per la tappa successiva ho dovuto camminare un po' e anche prendere un treno scassatissimo da un singolo vagone. Il treno partiva da una stazione abbastanza malandata con le finestre rotte. I binari avevano i passaggi a livello ed è un miracolo che il conducente non dovesse scendere ad alzarli e abbassarli a mano. Meraviglioso!

Stando a Tokyo non avrei mai creduto che in Giappone potessero esserci queste cose. Adesso mi dispiace non aver fatto una foto... (avevo paura che mi finisse la batteria della macchina fotografica)

Dalla stazione in cui sono sceso ho passeggiato per delle viuzze strette come questa, salendo verso la montagna.

Il tempio Ryoanji era ovviamente all'interno di un parco con lago

Il tempio è famoso per un giardino di pietre che viene considerato il migliore dei giardini di pietra. Effettivamente era molto bello


ma difficilmente godibile data la folla


Tutti a cercare l'illuminazione, ciascuno impedendolo a tutti gli altri! E a nessuno è venuto in mente di dare una sbirciata all'interno dipinto del padiglione?


Tornando indietro sono andato a mangiare soba. In questo ristorante (in cui comunque non ho mangiato) dovevano avere le scatole piene dei turisti

Sono tornato all'albergo mentre iniziava a piovere. La sera ho mangiato udon e un dolce fatto con pancake e i soliti deliziosi fagioli rossi.

Ora andrò a dormire, a presto e buonanotte.