martedì 30 settembre 2008

Ho visitato finalmente il labroatorio di Oshima-sensei e abbiamo avuto l'occasione di parlare con lui a proposito del nostro lavoro. Era uno dei motivi principali per cui sono stato chiamato qui, per cui sono molto contento che alla fine ce l'abbiamo fatta.

In realtà abiamo visitato un laboratorio con lui e uno con un suo dottorando, che ci ha spiegato in dettaglio il funzionamento delle macchine che gestiva lui. Ovvero un macchinario per field emission e field ion microscope nel vuoto.

É stato divertente quando ci ha mostrato il misuratore di pressione che aveva bisogno di minuti prima di indicare la pressione esatta, perchè troppo poche molecole al secondo colpiscono il rilevatore. Abbiamo potuto vedere come prepara le nanotip (punte metalliche), anche se la punta vera e propria, larga pochi atomi, non era ovviamente visibile a occhio nudo. E soprattutto c'erano un sacco di aggeggi interessantissimi.

Insomma è stato divertentissimo. E istruttivo. Parlare con lui ha chiarito molti dubbi che avevamo e vedere il macchinario, per quanto io non ci capisca nulla, almeno può dare un'impressione su cosa significa davvero quello che ho studiato finora.

Per il resto abbiamo mangiato un curry in un posto dove andiamo spesso. Infatti la signora che serve al bancone ha imparato che Yuasa accompagna gli italiani. É molto simpatica e anche se non spiccica una parola di inglese cerca sempre di fare conversazione. In ogni caso è definitivamente un posto in cui tornare.

Ora è tardi, per le foto dovrete aspettare, mi dispiace. A presto e buonanotte.

lunedì 29 settembre 2008

Nessuna foto, perchè sono tornato a Tokyo stanchissimo e voglio andare a dormire presto.

Oggi ha piovuto tutto il giorno, ma Kyoto è fantastica anche con la pioggia. Ho visitato Kyomizu-dera, che è famoso per molti motivi, tra cui una terrazza in legno sospesa su un dirupo. É alta solo qualche decina di metri ma è completamente costruita ad incastro, senza l'uso di un singolo chiodo.

Nello stesso tempio c'è un percorso che chiamano l'intestino del Buddha. Siscende una scala in uno dei templi, e si entra in un corridoio buio. É vietato accendere qualsivoglia tipo di luce. Si cammina seguendo una corda con la sinistra ed è impossibile vedere alcunchè. Dopo un po' si perde il senso dell'orientamento, anche se il percorso è corto. La sensazione è divertente. Ho anche fatto un giro nel naos del tempio dove un prete cantilenava e l'odore d'incenso era fortissimo. Le statue erano fantastiche. Sicuramente anche negli altri templi ce ne sono un sacco di splendide che nessuno vede mai.

Il secondo tempio è stato Ryoan Kannon, la cui caratteristica principale è una statua di pietra della dea. Nella statua si può entrare e ci sono diversi altarini illuminati da candele. Essendo poco famoso è molto godibile.

Il terzo tempio è il Kodai-ji e sicuramente il più bello di oggi, forse per la pioggia. I giardini erano fantastici e i diversi edifici di culto e per la cerimonia del tè erano decorati con lacca e oro.

Infine ho visitato il Chion-ji che, forse perchè ero stanco, non è stato particolarmente interessante. Gli edifici sono enormi e ho assistito ad un'altra cerimonia, ma per il resto non era particolarmente bello. A parte che appoggiato sulle travi del tetto c'è un ombrello di legno antico, dimenticato chissà quanto tempo fa e chissà come a quattro o cinque metri da terra...

Un saluto a tutti e buonanotte.

domenica 28 settembre 2008

Oggi ho visitato la parte ovest di Kyoto.

Mi sono svegliato abbastanza presto, per cui sono riuscito ad arrivare al primo tempio, Daitokuji verso le nove. Non c'era nessuno, ed era tutto meravigliosamente calmo. Il tempio racchiude in realtà ventitrè templi più piccoli, ciascuno circondato da un muro, dietro cui spuntano gli alberi e i tetti degli edifici. Passeggiare per queste stradine sbirciando nei giardini (per la maggior parte chiusi ai turisti) è molto rilassante.

Alcuni dei templi sono visitabili, come Ryogin-tei. Con il giardino di pietre più piccolo del Giappone (o così dicono). Non è una cosa da poco, se si considera che ogni giardino Zen è una rappresentazione completa dell'intero universo.

Anche gli interni erano visitabili, ed erano molto belli.

L'altro tempio che avrei voluto farvi vedere è Daisen-in, ed è il tempio principale. Purtroppo non si potevano fare foto, per cui ho comprato un libro al bookshop.

La tappa successiva è il Kinkakuji, ovvero il tempio d'oro. A differenza del tempio d'argento, questo davvero d'oro.
Il resto del tempio era interessante, ma purtroppo è piagato dai turisti, essendo ovviamente una delle attrazioni irrinunciabili delle gite da un giorno (non so se le fanno, ma potrebbero....). Il parco non era molto godibile in queste condizioni... Il mercato giusto fuori dal tempio era molto piacevole.

Per la tappa successiva ho dovuto camminare un po' e anche prendere un treno scassatissimo da un singolo vagone. Il treno partiva da una stazione abbastanza malandata con le finestre rotte. I binari avevano i passaggi a livello ed è un miracolo che il conducente non dovesse scendere ad alzarli e abbassarli a mano. Meraviglioso!

Stando a Tokyo non avrei mai creduto che in Giappone potessero esserci queste cose. Adesso mi dispiace non aver fatto una foto... (avevo paura che mi finisse la batteria della macchina fotografica)

Dalla stazione in cui sono sceso ho passeggiato per delle viuzze strette come questa, salendo verso la montagna.

Il tempio Ryoanji era ovviamente all'interno di un parco con lago

Il tempio è famoso per un giardino di pietre che viene considerato il migliore dei giardini di pietra. Effettivamente era molto bello


ma difficilmente godibile data la folla


Tutti a cercare l'illuminazione, ciascuno impedendolo a tutti gli altri! E a nessuno è venuto in mente di dare una sbirciata all'interno dipinto del padiglione?


Tornando indietro sono andato a mangiare soba. In questo ristorante (in cui comunque non ho mangiato) dovevano avere le scatole piene dei turisti

Sono tornato all'albergo mentre iniziava a piovere. La sera ho mangiato udon e un dolce fatto con pancake e i soliti deliziosi fagioli rossi.

Ora andrò a dormire, a presto e buonanotte.

sabato 27 settembre 2008

Kyoto!

Mi hanno sempre detto tutti che dovevo assolutamente andare a Kyoto. Devo ammettere che non visitare questa città sarebbe stato un errore madornale.

Sono partito stamattina con lo Shinkansen, il treno veloce. Il costo è alto (andata e ritorno per più di 20000 Yen), ma il viaggio è molto rilassante. É durato quasi tre ore (e tre fermate) e il paesaggio era bellissimo. Il giappone è pieno di verde e paesini piccoli in mezzo alle colline. É vero che Tokyo non è per niente simile al resto del paese.

Lo Shinkansen mi era stato descritto come un Eurostar, ma non c'è assolutamente paragone. Innanzitutto per lo spazio che in seconda classe ti permette di sdraiarti con le gambe completamente stese senza dare fastidio a nessuno. Poi non ho mai visto Eurostar con le macchinette delle bibite e le porte automatiche. Inoltre viaggia molto più veloce di un Eurostar; appena fuori da Tokyo si sente uno strattone per l'accelerazione. E soprattutto parte ogni 10-15 minuti...


Sono arrivato alla stazione di Kyoto vero mezzogiorno e sono subito andato in albergo, dove ho lasciato le borse, anche se non avevano ancora preparato la stanza.

Le strade di Kyoto sono tutte dritte e perpendicolari tra loro, per cui mentre si attraversa la strada si possono vedere al fondo le colline che circondano la città.

Ho preso il treno verso le colline a est. All'uscita della metro sono passato sotto questo tunnel che porta fuori dalla città nella zona dei templi.

Dopo qualche tempio più piccolo sono arrivato davanti al Nanzenji (che non credo significhi "Ma quale tempio zen?" come potrebbe sembrare), il più grande tempio Zen del Giappone.

Ma prima mi sono fermato a mangiare il pranzo che mi ero preso alla stazione: un bento di sushi. Ovvero una scatoletta di cartone fatta in mattinata per portarsela dietro e mangiare velocemente.

Il sushi, a differenza di quello di Tokyo, era fatto mettendo l'aceto di riso sul pesce e non sul riso. Questa è la versione originale del sushi, che era concepito come un modo per conservare il pesce e non per mangiarlo crudo...


L'ingresso del Nanzenji è il Sanmon ("tre porte") su cui si può salire per vedere Kyoto e il resto del tempio dall'alto.


Nel tempio, ovviamente c'erano i famosi giardini Zen. Sono davvero rilassanti come dicono.


Altro tempio, altro giardino. Questa volta si tratta del tempio Eikando.


Una lunga passerella di legno collega i vari edifici del tempio tra loro e con una pagoda che guarda dall'alto il tempio, e da cui si può osservare ancora una volta la città. Sembra che ogni tempio volesse controllare a tutti i costi cosa succedeva in città. Non sarebbe stato più facile stare direttamente in centro invece di appollaiarsi sulle montagne?

Nei vari edifici ci sono molti dipinti sulle pareti. Ovviamente non si possono fotografare, ma ho visto il cartello solo dopo, per cui...

E questa è una grondaia giapponese. Notate qualcosa?

Il Ginkaku-ji (Tempio d'Argento) era in fase di restauro, purtroppo. Nessuno sa perchè si chiami così, visto che è in legno, come tutti gli altri... Molto belli i giardini zen.


Il parco del tempio è molto bello, con gli immancabili laghetti e ruscelli. Molti templi hanno delle fonti sacre (il che forse spiega perchè sono in montagna) e l'acqua che ne esce viene raccolta e scorre dentro dei piccoli canali lungo le strade della città.



La sera ho mangiato di nuovo bento, ma stavolta in un ristorante, per cui non era proprio la stessa cosa. E nemmeno lo stesso prezzo, ma 3700 Yen li valeva tutti.

Ora devo andare a dormire. Buonanotte.

venerdì 26 settembre 2008

É molto tardi, condsiderato che domattina voglio svegliarmi presto, per cui faccio solo un post breve.

Oggi abbiamo mangiato a Takashimaya, un centro commerciale a Shinjuku. Se al piano seminterrato dei centri commerciali vendono cibo da portare a casa, ai piani più alti ci sono i ristoranti. E più alto è il piano più alti sono i prezzi. Nel nostro caso era il tredicesimo piano di quattordici, per cui la cena è stata abbastanza economica, oltre che buona. Ho mangiato Katsudon ovvero carne di maiale impanata (tonkatsu) sul riso (donburi).

E completamente scollegato da tutto il resto, una cosa, che forse sapevate già, ma che io ho scoperto solo di recente.

Buonanotte e a domani.




giovedì 25 settembre 2008

Ancora una giornata di lavoro normale. Sono soddisfatto per via di una piccola questione di ieri che ho risolto. Abbiamo mangiato soba a pranzo e sushi a cena.

Tanto per farvi vedere dove sono, questo è l'edificio in cui lavoro, questa è la guest house e questo è il parco attraverso cui passo ogni mattina.

E questi sono i biscotti che ho mangiato stasera


Buonanotte a tutti.

mercoledì 24 settembre 2008

Un altro blog corto e probabilmente non interessante. E ancora una volta non ho foto interessanti da mostrare.

Sono andato al lavoro normalmente. Nel parco un gruppo di persone sdraiate per terra stava praticando l'om. Siccome era una bella giornata ho fatto una foto al palazzo in cui sono stato finora

L'ufficio di Yuasa è al settimo piano. Ci sono tre ascensori, due normali e uno che si ferma solo al 1-6-9-12-15-18 piano (non sono sicurissimo del numero di piani, in realtà) ma fa molto veloce... Ho visto dei biscotti alla coop che volevo comprare prima di tornare a casa, ma non ho fatto in tempo ed è chiusa prima che me ne andassi.

La sera abbiamo salutato un altro italiano che torna andando a mangiare in un ristorante indiano.

Sto andando a dormire abbastanza tardi in questi giorni, per cui sarà meglio cercare di invertire il trend. Buonanotte a tutti.

martedì 23 settembre 2008

Nonostante la giornata libera non ho visitato nessun nuovo posto. Sono andata a Shinjuku, dove ho preso alcune cose da portare a casa.

Per pranzo abbiamo mangiato a Nakano, in un ristorante vegetariano chiamato Govinda. É sorprendente quante cose riescano a fare senza usare nessuna carne! In più il pasto stesso era vegano, ovvero privo di ogni ingrediente derivato da animali, compresi latte e uova. La torta invece conteneva yogurt... Quando ho chiesto (per pura curiosità) se conteneva latte, la cameriera si è subito allarmata e mi ha offerto di cambiare, ma come potete immaginare non ce n'è stato bisogno... In ogni caso era molto gentile e sicuramente è un posto in cui prima o poi vorrò tornare.

Nakano è un quartiere molto bello e anomalo rispetto al resto di Tokyo, perchè assomiglia molto di più ai piccoli villaggi in periferia, con stradine larghe un metro e mezzo e casette di due piani. Inoltre c'è un enorme mercato molto fornito giusto vicino alla stazione. E le strade sono piene di ristoranti al bancone che sembravano molto invitanti.

La sera abbiamo mangiato in albrgo con il prossimo a partire e sono tornato qui alla guest house, dove ho studiato un po' ed ora andrò a dormire. A domani, buonanotte.

lunedì 22 settembre 2008

Oggi è partito un altro italiano, che comunque rivedrò a Trieste perchè verrà all'ICTP. Abbiamo fatto cena con il professor Nakazato, Yuasa e gli altri due italiani rimasti. Per la prima volta non siamo riusciti a finire tutto. Abbiamo anche bevuto parecchio, ovviamente.

Domani sarà festa nazionale. Se riesco a svegliarmi cercherò di fare qualche giro. Per ora vi auguro la buonanotte. A domani.

domenica 21 settembre 2008

Ho dormito parecchio stanotte: ne avevo davvero bisogno!

Sono stato svegliato da un forte terremoto. Anche lungo, visto che ho avuto tempo di alzarmi e dare un'occhiata in giro se era caduto qualcosa. Mi sembrava notte fonda ma poi mi hanno detto che erano le otto del mattino...

Abbiamo mangiato vicino al Big Box (a Takadanobaba) e poi sono tornato in camera. A cena abbiamo mangiato ad un ristorante indiano qui vicino che si è rivelato abbastanza buono.

In totale una giornata molto più tranquilla delle altre. Va bene perchè domani devo tornare a lavorare. Sarà anche bene che vada a dormire presto, buonanotte.

sabato 20 settembre 2008

Gli ospiti italiani del workshop partiranno quasi tutti domani mattina presto, per cui li ho salutati stasera. Sono stati tutti molto simpatici e spero di rivederli presto. Alcuni sono rimasti e ci vedremo ancora nei prossimi giorni.

Il workshop è stato interessantissimo. In particolare il talk di Tasaki-sensei, Oshima-sensei e Mukai-sensei sono stati fantastici. Durante il workshop Mine-san mi ha mostrato un articolo sperimentale interessante, in cui sembra che potremmo spiegare alcune anomalie dei risultati con un modello che abbiamo tirato fuori io e Yuasa.

Oggi siamo andati a Ginza ed a bbiamo mangiato "shabu-shabu" ovvero delle fettine di carne che vengono portate crude. Poi, una pentola di acqua bollente viene messa sul tavolo e ciascuno immerge una fettina di carne nell'acqua, scuotendola con le bacchette (da cui il nome shabu-shabu). Durante tutta la cena delle cameriere hanno contnuato a cuocerci dentro altre cose come verdure, tofu, alghe nori e noodles freschi.

La sera abbiamo mangiato a Shinjuku, per miracolo, perchè siamo arrivati a ridosso dell'orario di chiusura standard - le undici - oltre il quale mangiare fuori dai Fast-Food diventa pressochè impossibile. Il cibo è stato comunque molto buono e abbastanza economico.

Più tardi abbiamo preso un dolce al ristorante dell'albergo in cui stanno tutti e ci siamo salutati. Domani credo che dormirò fino a tardi...

Buonanotte!

venerdì 19 settembre 2008

Sono riuscito a scampare a tutte le insidie di Tokyo ed eccomi qui. Forse avevate pensato che fossi disperso in un tifone, nel qual caso probabilmente avete visto le previsioni del tempo di Tokyo. L'occhio del tifone arriverà verso le tre di notte, quindi purtroppo non credo che sarà possibile fare delle foto decenti.

Parto dall'inizio. Stamattina me la sono presa molto comoda perchè non c'era nessun talk ma solo "working group". Molti altri hanno semplicemente preferito non venire del tutto. Di conseguenza è stato tutto molto tranquillo. Abbiamo discusso di alcune cose (io non ho partecipato moltissimo perchè per lo più si tratta di argomenti a me sconosciuti). Ciononostante ci siamo divertiti.

Abiiamo mangiato curry e, per l'occasione, è venuto con noi anche il professor Nakazato, a cui penso che il curry non piaccia tanto; ma per riguardo agli ospiti non avrebbe mai osato dirlo.

Nel pomeriggio altre discussioni e dall 4,30 alle 6 c'è stato un seminarion di Antonello Scardicchio (Princeton), che lavora su Quantum Computation. Il seminario era molto conciso e il corso che ho fatto sull'argomento mi è tornato decisamente utile perchè alcune definizioni sono state molto brevi. Sicuramente il talk è stato molto interessante, anche se su cose che per ora non mi riguardano molto.

Alla fine del workshop non abbiamo fatto nemmeno una foto. Bah...

Al momento di stabilire dove cenare ci siamo bloccati. Abbiamo scoperto più tardi che i professori giapponesi non sapevano come dirci che eravamo in troppi per un ristorante tipico (a meno di casi eccezionali più di otto persone allo stesso tavolo non ci stanno) e quindi dovevamo dividerci. Quasi tutti i giapponesi si preoccupano continuamente di non offendere o causare problemi al prossimo, ma questi livelli sono quasi impensabili.

Sono andato con il gruppo siciliano a mangiare sushi a Shinjuku. Siamo entrati in un tipo locale meno costoso, dove si mangia al bancone (che è circolare) e i cuochi dall'interno appoggiano diversi piattini su un nastro trasportatore che passa in circolo davanti ai clienti. Quando si vede un piatto che piace lo si prende e alla fine il conto viene calcolato in base al numero e al colore dei vari piattini. Il sushi era comunque abbastanza buono e costava effettivamente pochissimo, perchè per una birra e dodici piattini (corrispondenti a ventiquattro pezzi di sushi) ho speso duemila e quattrocento Yen, ovvero circa quindici Euro - ma il cambio è oscillato abbastanza nell'ultimo periodo.

Dopo una passeggiata per Shinjuku siamo tornati all'albergo dove stanno gli altri e abbiamo preso un dolce.

Quando sono tornato erano iniziate le prime gocce del tifone che sta per investire Tokyo, per cui mi sono fiondato in metropolitana. Mentre andavo verso la Oedo line ho visto due giapponesi coperti di sangue che probabilmente se le erano appena date di brutto. Tra me e loro il personale della stazione aveva già formato un cordone, probabilmente a pochi secondi dall'accaduto.

Prima di prendere la metro ho chiesto se la linea per cui dovevo cambiare era già chiusa, e purtroppo lo era, per cui sono tornato indietro. Nel tempo che ci ho messo a chiedere l'informazione il personale della stazione era raddoppiato. Ad ogni scala mobile o ascensore c'era una persona che controllava discretamente; si era inspessito il cordone che mi separava dai tizi che stavano parlando (abbastanza tranquillamente) tra loro; inoltre era arrivata una dozzina di persone con casco camice, mascherina e guanti in lattice scesi probabilmente dalle tre ambulanze che si erano fermate fuori dalla stazione e una coppia di poliziotti stava procedendo all'identificazione. Una seconda coppia scendeva le scale. Velocemente il più giovane che non vedeva l'ora di dare un'occhiata e lentamente il più vecchio con l'aria di averne già viste parecchie di queste scene.

La linea che ho preso come ripiego mi ha portato un po' più lontan del solito dalla guest house, per cui ho dovuto farmi a piedi un bel pezzo sotto la pioggia. Sono arrivato a casa fradicio.

Oggi mi hanno detto che sono giovane. Nonostante sia effettivamente il più giovane che ha partecipato al workshop ad un certo punto della serata mi sono sentito molto, molto vecchio...

E ora come sempre devo andare a dormire. Buonanotte a tutti.

giovedì 18 settembre 2008

Premessa: parlerò soprattutto di fisica per cui potete saltare la sezione. Ho segnato il punto da cui potete riiniziare a leggere.

Il talk non è stato pessimo, anche se la stanchezza si è fatta sentire parecchio. Inoltre gli altri probabilmente erano abbastanza stanchi per i (loro) bagordi di ieri e l'argomento non era del tutto attinente al tema del workshop, quindi non ho ricevuto molti commenti sull'argomento. O perlomeno mi auguro che sia per questo e non perchè il talk faceva schifo...

Il motivo principale per cui ho fatto il talk, in ogni caso, è che oggi era presente il professor Oshima, che è uno sperimentale e si occupa degli esperimenti che abbiamo studiato, ovvero l'emissione di campo ed è un'autorità in materia. Io e Yuasa gli abbiamo chiesto di poter discutere insieme e soprattutto di poter vedere il suo laboratorio.

Oshima-sensei ha fatto un talk spettacolare in cui ha mostrato i suoi ultimi risultati con i microscopi elettronici. Come potete immaginare anche se non si ha la minima idea di come funzioni le figure sono affascinanti. Vedere gli atomi di tungsteno alla fusione che si aggregano in iceberg a forma di piramide perfetta è affascinante.

Era l'ultimo giorno di talk e domani lavoreremo in gruppi. Di conseguenza siamo usciti fino a tardi, giusto per accumulare altra stanchezza.

[fine della parte di fisica]

Siamo andati a provare il karaoke e dopo un momento iniziale di delusione ci siamo divertiti un mondo.

Il karaoke in Giappone non consiste in una grossa stanza dove ciascuno canta a turno di fronte a tutti ,bensì ogni gruppo ottiene una stanzetta per conto suo. A parte questo - e la refrattarietà del giapponese quadratico medio alla lingua inglese - ci siamo divertiti parecchio.

Siccome era tardi siamo dovuti tornare indietro a piedi da Shinjuku per cui sono stanchissimo. Ci sentiamo, buonanotte.

mercoledì 17 settembre 2008

É un'ora indecente ed ho appena finito di ripeter per l'ultima volta il talk. Spero che gli altri siano ubriachi persi per stasera e non mi facciano nessuna domanda...

A domani, buonanotte.

martedì 16 settembre 2008

Ok, penso che questa settimana i post saranno cortissimi: infatti la quantità di parole consecutive che riesco ad infilare in un singolo periodo è fortemente decrescente nella quantità di sakè che ho ingerito durante la serata per cui siccome andremo a festeggiare ogni volta che qualcuno fa un seminario - cioè ogni singola sera - il tasso alcolico del mio sangue si attesterà molto probabilmente su valori molto alti.

In parole povere non riuscireste a distinguere un post mio da quello di una scimmia che batte i tasti a caso su una tastiera.

Oggi i talk sono stati decisamente interessanti. Ho apprezzato particolarmente - soprattutto perchè erano su argomenti meno ignoti - il primo di Paolo Facchi, che riguardava l'entanglement bipartito di matrici random e l'ultimo di Giuseppe Falci su quasiparticelle di Weyl in un environment. Comunque in media sono stati abbastanza interessanti. In particolare uno sperimentale giapponese (Mukai) ha fatto un talk divertentissimo con un piglio entusiasta che tutti hanno apprezzato.

A pranzo sono andato in un ristorante di sushi, perchè essendo tantissimi ci siamo divisi in diversi gruppi e chi non voleva il pesce crudo si è potuto sfilare. Finalmente!

La sera invece abbiamo mangiato da fare schifo in un ristorante tipico vicino a Takadanobaba. Abbiamo ovviamente accompagnato il tutto con cinque o sei bottiglie di sakè. E io quando cazzo lo preparo il talk?

Ora devo proprio andare. Buonanotte a tutti.

lunedì 15 settembre 2008

Altro post corto: è tardi e domattina iniziano i seminari. Inoltre devo ancora fare le slide del mio entro giovedì. Quando ci riuscirò?

Oggi ho nuotato dall cinque alle sei e la sera siamo usciti con altri nuovi arrivati ed abbiamo mangiato a Shibuya. Al ristorante il cibo veniva cotto in una piastra al centro del tavolo ed era veramente ottimo.

Mentre tornavamo indietro abbiamo incontrato un giapponese in giacca e cravatta completamente ubriaco. Il risultato della sua ubriachezza è che si è sforzato in tutti i modi di aiutarci a capire quali treni dovevamo prendere e dove erano le stazioni. Poco importa che lo sapessimo perfettamente e stessimo solo discutendo degli orari di domani...

Ora devo proprio andare a dormire, quindi vi saluto. A domani e buonanotte.

domenica 14 settembre 2008

Ancora arrivi, questa volta da Bari e Catania. Sono andato a Shinjuku ad accompagnare alcuni dei nuovi arrivati a comprare equipaggiamento elettrico. Dopo li abbiamo aiutati a sistemarsi.

Più tardi siamo andati a cena in un ristorante nepalese vicino a Takadanobaba e tornando ho trovato questi


Che non sono fiori bensì tronchi d'albero tagliati. Ma per fortuna erano tutti di soli tre anni per cui nessun albero secolare è stato tagliato per confezionare questo snack.

Buonanotte a tutti.

sabato 13 settembre 2008

Un post brevissimo perchè sono stanco morto. Oggi abbiamo visitato Asakusa (per me era la seconda volta) e più tardi abbiamo mangiato in un ristorante la cui specialità è l'anguilla. La sera siamo andati a bere in un locale di Roppongi e siamo tornati abbastanza tardi. Non so come farò a svegliarmi domani...

Saluti a tutti e buonanotte.

venerdì 12 settembre 2008

Diversi aggiornamenti oggi, li elenco in ordine.

Sono stato scambiato per uno che poteva sapere il giapponese finchè non ho parlato (in inglese). A quel punto la persona che mi stava chiedendo informazioni mi ha dato uno sguardo più attento e ha deciso che in fondo forse non ero in grado di leggere il biglietto da visita in kanji che mi stava mostrando. Va detto che qui guardare in faccia le persone, comprese quelle con cui stai parlando, è considerato inopportuno...

Ho seguito un seminario di due ore dopo aver pranzato con due miseri onigiri, visto che iniziava all'una. Alla fine ero distrutto, nonostante il seminario stesso fosse abbastanza interessante, e in fondo non avevo nemmeno troppa fame. Sono caffeinomane perso...

Sono uscito un po' prima dal lavoro per andare con gli altri ad Akihabara. Ho scoperto che i fumetti hanno le trascrizioni dei kanji negli alfabeti fonetici per cui potrebbero essere meno difficili da leggere di quanto pensassi. L'utilità di saper scrivere "pugno di Pegaso" in giapponese potrebbe sfuggire a prima vista, ma sono sicuro che un giorno o l'altro mi tornerà utile.
Ho provato una catena di coffee shop molto diffusa che si chiama Vie de France. Sui croque messieur possono passare, ma sono abbastanza sicuro che il pane dolce con i fagioli rossi non è tipico francese. In compenso era squisito perchè i suddetti fagioli hanno un gusto molto simile alla marmellata di castagne; ed è un perfetto esempio di cibo straniero in versione giapponese, che è altrettanto tipico che i ristoranti tradizionali.

Siamo usciti a bere una birra in un posto chiamato Mickey House che è un luogo di ritrovo tipico per stranieri e per giapponesi che vogliono parlare in altre lingue. L'ambiente è molto familiare e vale la pena provare.

Sulla via del ritorno ho preso i seguenti, che non sono interessanti come gli altri, ma non ho trovato di meglio.


Buona notte a tutti.

giovedì 11 settembre 2008

Nessuna novità, perchè dopo le uscite scorsi giorni ho preferito dedicare la giornata di oggi al lavoro - anche se con scarsi risultati - e stasera ero abbastanza stanco da non aver voglia di uscire, per cui ho mangiato in camera.

Da questo weekend dovrebbero iniziare ad arrivare i professori per il workshop, ma non so se questo significherà che usciremo più spesso per cena. Vedremo. Intanto ha ripreso a piovere giusto oggi e temo che durerà tutto il weekend, per cui mi conviene trovare qualcosa da fare che sia al chiuso.

I dolci idioti al konbini qui a fianco sono finiti, nei prossimi giorni proverò nelle altre catene.

Questo è tutto, a presto. Buonanotte.

mercoledì 10 settembre 2008

A pranzo abbiamo mangiato da un ristorante indiano dove servono un curry con nan (pane) appena sfornato.

La sera tempura (fritto) e abbiamo fatto un giro vicino alla stazione di Takadanobaba, dove c'è il "Big Box", un grosso edificio cubico ai cui diversi piani si trovano palestre, piscine golf club e altre cose simili.

Al quinto piano c'erano i videogiochi, dove ho potuto provare finalmente Street Fighter IV! Innanzitutto ho notato che le game station giapponesi non hanno nessun riguardo per il giocatore e il primo livello (in questo caso il primo incontro) è veramente difficile. In quelle occidentali puoi fare qualche livello molto facile, per ricevere un po' di soddisfazione prima di essere legnato sonoramente. In ogni caso il gioco è spettacolare e decisamente un degno successore.

Dopo siamo andati al bowling dove in due partite ho totalizzato un abissale 65 e un discreto 138. Purtroppo però ci sono stati dei problemi con il nome, come potete vedere.


Problema: sapendo che
  • i cerchi bianchi sono andati giù al primo tiro;
  • i birilli neri al secondo;
  • gli altri sono rimasti in piedi;
come sono possibili i secondi lanci del sesto turno nella prima partita e del quinto nella seconda?

E per la serie dolci eccone di nuovi, ripieni di crema al cioccolato.


Buonanotte, a domani.

martedì 9 settembre 2008

La notte di ieri è stata poco propizia e non sono riuscito a dormire per nulla, per cui a un'ora inverosimile ho semplicemente deciso che potevo mettermi a lavorare. In mattinata sono riuscito a finire il calcolo che stavo facendo e ho presentato il risultato al professor Nakazato ("Nakazato-sensei").

La sera ho mangiato con gli altri ragazzi italiani nel ristorante di curry. Daniele (il post-doc che era già stato in Giappone) è una persona socievolissima, infatti ha conversato con la signora che serviva al bancone nonostante non avessero nessuna lingua in comune. A un certo punto la signora gli ha mostrato il foglietto dove più di un anno fa si era segnata la trascrizione del suo nome in katakana!

La conversazione è proseguita anche per mezzo di un ragazzo giapponese (un cliente) che sapeva qualche parola di inglese e ha fatto da interprete...

Dopo questo siamo andati a bere qualcosa da Ben's, un locale di un americano, che sembra essere un posto discretamente importante, tanto da essere segnalato nella mia guida. Personalmente non ci ho trovato nulla di eccezionale. A parte forse il fatto che distribuivano carte telefoniche nel bagno.

E siccome le foto di dolci idioti sembrano suscitare interesse, ecco una seconda versione dei germogli di bambù.


Ancora una volta buonanotte e a domani.

lunedì 8 settembre 2008

Oggi sono arrivati gli italiani da Palermo. Uno di loro era già stato a Tokyo altre volte, quindi non ha problemi di ambientamento, mentre per gli altri due è la prima volta. Mi sembra quasi strane che trovino tante cose insolite, in particolare per il cibo. Forse però non si sono ancora ripresi dal fuso e nei prossimi giorni saranno meno disorientati.

In generale non riesco a capire come mai molti occidentali abbiano tutto questo timore nei confronti del cibo orientale. I giapponesi mangiano queste cose da secoli e non si sono ancora estinti, e siccome nessuno mangia di proposito cibo disgustoso (a parte gli inglesi o menti particolarmente deviate) come si può temere che faccia tutto schifo? Magari non saranno i tuoi piatti preferiti, ma non possono nemmeno essere terribili...

Suggerimento: se siete in un ristorante giapponese, qualunque cosa abbiate davanti è commestibile - e con buone probabilità anche gradevole - a meno che non ci sia disegnato sopra un teschio o ci sia scritto "made in Taiwan" o entrambi.

Per la sezione curiosità: come vi sarete aspettati non è difficile vedere persone in kimono per strada, specie la sera, anche se non è facile fotografarli senza che se ne accorgano. Meno facile da immaginare è che qui le ciabatte di plastica (quelle che da noi si usano in piscina, per intendersi) sono considerate calzature normali e anche alcuni professori le usano per andare all'università...

La sera siamo andati a mangiare con Yuasa in Shinjuku, in un ristorante abbastanza buono (e ovviamente costoso). La cena era ovviamente ottima, ma in particolare ho assaggiato una torta al tè verde con gelato al cioccolato eccezionale. Tutta la cena è stata accompagnata da abbondanti quantità di saké. Visto che due dei siciliani avevano un rimborso hanno pagato parte della cena e a quel punto è stato più facile convincere Yuasa a dividere il resto del conto, anche se non ci ha detto il vero totale, per cui sospettiamo che abbia comunque pagato più di noi.

Non ho comprato nessun nuovo dolce dalla forma curiosa stasera, soprattutto perchè non posso riempirmi di dolci ogni sera. In compenso ho comprato del caffè in polvere, che spero sarà meglio dei filtrini di carta che ho usato finora (che si appoggiano sulla tazza per poi farvi passare l'acqua bollente attraverso).

E se davvero volete che vi porti qualcosa vi suggerisco di chiedermelo di nuovo poco prima che parta, date le mie capacità mnemoniche notoriamente sub sapiens.

Auguro buona notte a tutti, a domani.

domenica 7 settembre 2008

Non sono andato in giro oggi, sia per la pioggia sia perchè questo weekend avevo meno voglia di fare turismo. Credo di essere un po' stanco.

Ne ho approfittato per fare le pulizie in camera e studiare un articolo che domani un professore ci spiegherà in un seminario informale. L'argomento è la trattazione algebrica degli stati stazionari fuori dall'equilibrio. Sembra interessante, almeno come cultura generale.

Siccome non ho visitato nessun posto interessante vi propino alcune foto dalle vicinanze della guest house.

La vista dalla mia finestra. Giusto di fronte c'è il campo della high school della Waseda.


Questo è un tempietto che si trova sulla strada per il campus di scienze.


La guest house. Io sono al quinto piano, ma siccome qui chiamano "primo piano" il piano terra sono di fatto al quarto. Stanza numero 507; nella foto è sulla facciata sinistra - coperta dall'albero così non si vede il disordine.


Il konbini più vicino dove prendo da mangiare se non ho voglia di cucinare.


E i cioccolatini che ho preso stasera, stavolta a forma di germoglio di bambù.


Buonanotte a tutti e a presto.

sabato 6 settembre 2008

Oggi mi sono svegliato presto; verso l'una circa, per un terremoto abbastanza forte.

Nel pomeriggio sono andato a visitare Roppongi. A differenza delle altre parti di Tokyo non mi ha entusiasmato. Ci sono diversi musei, ma nessuno ha una collezione permanente e le esposizioni non erano particlarmente interessanti. Il tempo era grigio, per cui i panorami sono venuti completamente grigi. Suppongo che non sia tutta colpa del quartiere...

Il Mori Art Museum esponeva i lavori di un'artista europea di cui ho già dimenticato nome e nazionalità. I lavori erano combinazioni di palloni gonfiabili di varie forme, uccelli impagliati e pupazzi.


Questi erano uccelli impagliati le cui teste erano sostituite da quelle di pupazzi. "La ballata degli impiccati" era fatta di pupazzi appesi ad un nastro, a fianco pupazzi trafitti da lance... Povero Odino...

La parte interessante è che il museo era in cima a questo edificio.


E quindi ho potuto apprezzare il panorama (nebbia permettendo).


La Mori Tower ha anche il più alto punto di osservazione scoperto del Giappone, per osservare Tokyo dall'alto di 207m! (estratto da opuscolo informativo) In cima non si oscillava molto, solo qualche centimetro. Mentre l'ascensore sale, attorno al quarantesimo piano, inizia a vibrare fortissimo, penso poprio a causa delle oscillazioni.

Una foto alla Tokyo Tower è d'obbligo, anche se lo sfondo è completamente grigio.


Quando sono sceso ero da solo in ascensore, per cui ne ho approfittato per fotografare la pulsantiera. Nel tempo in cui ho preso la macchina fotografica l'ascensore era arrivato al ventesimo piano. Praticamente era in caduta libera: potevo sentire la differenza di pressione mentre salivo.


Siccome non ero sicuro di essere sceso al piano giusto ho preso un secondo ascensore per scendere ancora e invece mi sono ritrovato di nuovo al cinquantaduesimo. Credo che gli addetti agli ascensori mi abbiano preso per poco furbo, ma sono un gaijin, e posso fare tutto! Dopo un po' sono riuscito a uscire, finalmente. Il museo si trova sulle Roppongi Hills, un intricato labirinto di scale con negozi ristoranti et similia.

Sono andato al National Art Center, ma siccome di arte moderna ne avevo abbastanza mi sono limitato a osservare l'edificio che ha una forma curiosa.



Ho mangiato del sushi a Shinjuku, ma prima sono passato ad Akihabara ed ho comprato una cassetta di Super Mario Bros per il GBA; e intendo proprio il gioco originale per il NES, pronto a farmi perdere altre ore della mia vita.

L'altro ieri in ufficio qualcuno ha portato dei dolci tipici di Kyoto, delle specie di fagottini (fatti con pasta di riso) ripieni di una marmellata di "fagioli rossi". Molto buoni e non troppo dolci. Ma ovviamente hanno scatenato la mia voglia di dolci che avevo represso finora, quindi sono andato a comprarne altri. La scelta è caduta su questi, soprattutto per la forma, ma sono anche molto buoni.


Ora vado a nanna. Buona notte a tutti,

venerdì 5 settembre 2008

Mi sono svegliato con un sonno terribile, per cui ho passato quasi l'intera giornata in coma. Nonostante questo ho fatto alcune cose interessanti e nessuno si è accorto di nulla. Se ho detto idiozie non ci hanno fatto caso o hanno fatto finta di niente. E poi è venerdì, quindi è normale essere un po' stanchi...

Ho finito il libro che ho iniziato l'altro ieri, quindi sono nuovamente privo di narrativa... Potrei guardare i cartoni animati alla televiosione, ma sono ovviamente in giapponese. Capisco benissimo, perchè le trame sono totalmente scontate, ma le voci mi fanno ridere e si perde il pathos. Adesso danno Men in Black doppiato.

Domenica arriveranno i prossimi ospiti italiani, ma saranno probabilmente stanchi, per cui credo che li incontrerò lunedì sul lavoro.

Anche oggi è tutto. Buonanotte, a domani.

giovedì 4 settembre 2008

Un'altro giorno senza novità. Oggi abbiamo provato le connessioni wireless nella sala conferenze dove si terrà il workshop. Come sempre succede tutto ha iniziato a funzionare senza apparente motivo dopo quasi un'ora che ci stavamo lavorando.

Il motivo più probabile è il fatto che il router aveva un'opzione di "sicurezza" che richiedeva di installare un programma particolare per potersi connettere. Ovviamente non funziona su linux, ma non si può nemmeno chiedere che ogni utente windows installi un programma per ogni router sulla faccia della Terra. Ma chi le inventa queste cose?

Sono andato in piscina, per cui devo assolutamente andare a dormire. Purtroppo devo confessare che nonostante la mia buona volontà quasi tutti i giapponesi in Tokyo sembrano molto più allenati e veloci di me, il che non è proprio fantastico per la mia autostima...

Buonanotte a tutti.

mercoledì 3 settembre 2008

Nella migliore delle tradizioni le idee migliori non possono essere concepite sul lavoro bensì, ad esempio, in metro (e qualche volta anche altrove). Siccome io vado al lavoro a piedi il lampo lo ha avuto Yuasa. Dobbiamo solo capire cosa significa quello che ha dimostrato.

La seconda notizia è che lavorare stanca e il ritorno del caldo equatoriale si fa sentire parecchio. Inoltre dopo pranzo abbiamo presentato il risultato ad un professore interessato, il che ha preso circa quattro ore di discussione facendomi saltare il caffè, per cui dopo il lavoro non ho fatto altro che fiondarmi in camera e ora andrò a dormire. Buonanotte a tutti.

martedì 2 settembre 2008

Come previsto non ho nessuna novità. Nonostante la mia buona volontà il risultato che sto cercando da un po' è ancora lontano. In compenso da due giorni ha ricominciato a essere caldissimo, per cui ho ripreso ad accendere l'aria condizionata in camera.

Oggi ho notato che alla Coop universitaria vendono veramente di tutto, incluso Macbook air e Wii; forse li considerano materiale da studio.

Il motivo per cui ero alla coop è che stavamo cercando un router wireless per il workshop di metà Settembre. Il router lo compra Yuasa, ma verrà rimborsato dall'università semplicemente presentando la ricevuta. Come probabilmente ho già detto, qui sembra semplicemente che tutto funzioni come deve.

Saluti a tutti e buonanotte.

lunedì 1 settembre 2008

Yuasa ha finito di studiare l'argomento su cui stava lavorando, il che significa che abbiamo almeno due risultati interessanti da presentare nel workshop che ci sarà a metà settembre. Se tutto va bene dovrei finire anche l'ultimo argomento che ci eravamo prefissi di studiare in pochi giorni.

Stasera cibo al konbini e pulizie. Nessun altra novità, ma posso farvi vedere alcune foto dei giardini di Shinjuku.



I giardini all'inglese, assolutamente perfetti anche se camminare nell'erba è permesso.


I giardini francesi, che non rendono benissimo perchè le rose non erano fiorite.

Dietro gli alberi c'erano due file di panchine

C'erano diverse aiuole come questa sparse per tutto il parco.


E nella parte giapponese del parco non potevano mancare i laghi con animali



Quella sullo sfondo è una delle aree per riposarsi mentre si cammina per il parco. Sono molto comuni nei parchi giapponesi e ci sono panchine, bagni e tavolini. Le panchine invece non sono molto comuni, e i giapponesi preferiscono sdraiarsi per terra generalmente.


Buonanotte e a domani.