sabato 2 agosto 2008

Oggi ho fatto ritorno al campus per vedere se ripetevano la dimostrazione di ieri. In effetti sì, ma avevano delle divise diverse. Ho comprato un paio di pantaloni in un negozio economico, visto che metà di quelli che ho sono inutilizzabili.

Il pomeriggio sono andato nel quartiere Akihabara, ovvero il quartiere con il più grosso mercato di elettronica del mondo. Ogni tipo di oggetto (da transistor e componenti elementari ai cellulari e computer), è esposto per la strada mentre un sacco di persone urlano come pescivendoli... In generale mentre la gente è per lo più silenziosa e molto tranquilla, non si possono fare due passi di fila senza che qualcuno con un megafono cerchi di convincerti a guardare qualcosa, magari con un jingle a volume altissimo come sottofondo! Qui a Tokyo c'è anche il mercato del pesce più grande del mondo, magari là sono silenziosi...

Le strade erano decisamente affollate, gli edifici pieni di cartelloni e schermi pubblicitari, come potete vedere.




Vicino alla stazione del treno il quartiere diventava più tecnologico. In una hall c'era la presentazione del catalogo estate/autunno della intel, con un sacco di ragazze in divisa che regalavano gadget. Se avessi accettato ogni ventaglio che volevano regalarmi oggi ne avrei un centinaio. Invece mi sono preso un ghiacciolo alla pesca. Qui sono di forma cilindrica, ricorda un po' gli spiedini dell'altro giorno, ma con questo caldo un ghiacciolo ha un tempo di decadimento molto breve e non l'ho fotografato.



Dopo aver formato un paio di assembramenti di gente perchè mi fermavo di fronte a banchi assolutamente insignificanti (il tipo che vendeva cassette del Neo-Geo ha iniziato una dimostrazione apposita, mi piace pensare che mi sia stato grato) sono andato a visitare alcuni dei negozi più grossi come questo.


Siccome le aree fuori città (come shinjuku) stanno iniziando a fare una forte concorrenza sul campo dell'elettronica, ad Akihabara hanno iniziato ad apparire negozi di manga, anime, videogiochi e ogni oggetto correlato.


Ovviamente non potevano mancare le action figure. Ce n'erano davvero tantissime, e di ogni cartone o fumetto possibile

Una cosa che ho imparato è che non esiste nessuna separazione tra i fumetti (videogiochi/dvd/action figure) normali e quelli erotici, o se c'è è scritta in giapponese (ad esempio la vetrina sotto Goku &Co non era propriamente fotografabile). Mi sono trovato diverse volte di in mezzo a scaffali piuttosto imbarazzanti...

La cosa buona è che non sembrava fregare a nessuno, nè gli altri clienti (maschi o femmine che fossero) sembravano minimamente imbarazzati. D'altra parte è evidente che i giapponesi non hanno nessun tabù riguardo a questo tipo di cose: giudicate voi!


Insomma, dopo onigiri (triangolo di riso con ripieno, avvolto in alga nori) e sushi maki vado a dormire. Buonanotte.

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