Come avrete capito Tokyo è piena di giardini e parchi. Oggi ho visitato il giardino di Shinjuku, giusto a fianco al quartiere più moderno della città. Come al solito le foto ci sono ma non le ho ancora copiate per mancanza di batterie cariche, spero di farlo domani.
Prima di partire ho mangiato in un ristorante indiano (secondo l'interpretazione giapponese) dove ho mangiato del riso al curry con pollo. Dopo il curry è arrivata una minestra rossa un po' particolare, che non saprei descrivere bene, ma sembrava del brodo con cipolline, germogli di soia, tanto peperoncino da diventare completamente rosso, mezzo litro di fanta(*) e due cucchiai di sale per ammortizzare il gusto...
Se non altro ho finalmente trovato un modo per descrivervi il gusto dell'umeboshi, ovvero susine essiccate, che sono molto simili alla minestra di cui sopra.
Il giardino, come gli altri, è bellissimo. É stato costruito in pieno periodo Meiji ed è diviso in tre parti, una in stile inglese, una in stile francese e una giapponese. La prima parte è ovviamente un enorme prato all'inglese con alcuni gruppi di alberi, mentre la seconda consiste in una serie di aiuole delimitate da roseti e affiancate da due filari di alberi per parte.
La parte giapponese è la più grande, ovviamente, fatta di almeno cinque laghetti artificiali e diversi isolotti connessi da ponti di legno, nonchè ben due case da tè tradizionali, che prima o poi dovrò visitare.
C'era anche un piccolo bosco detto mosco madre-figlio. Gli alberi e le piante erano molto più alti che nel resto del giardino e non doveva essere molto frequentato, almeno a giudicare dalla ragnatela con ragni da due pollici (zampe incluse: nulla di terribile) che chiudevano il sentiero. Non ho voluto rovinare tanta fatica e sono tornato indietro.
Non appena sono uscito ha iniziato a piovere. Per fortuna avevo un ombrello con me, perchè anche se quello precedente l'ho lasciato n ufficio ne ho comprato un secondo oggi giusto prima di entrare nel parco. Ottimo tempismo!
Prima di tornare a casa ho comprato un libro di Chrichton da Kinokuniya (grande catena di librerie e unico posto fino ad oggi dove ho trovato libri in inglese) e del sushi da mangiare in camera.
Per oggi non ci sono altre novità. Buonanotte a tutti.
(*) Immagino. Come alcuni sapranno non apprezzo le cose frizzanti e mi posso costringere a farlo solo per motivi estremamente validi, come la birra. Molti hanno provato a farmi assaggiare la coca-cola e qualcuno ci è anche riuscito, ma non ho mai provato la fanta.
Prima di partire ho mangiato in un ristorante indiano (secondo l'interpretazione giapponese) dove ho mangiato del riso al curry con pollo. Dopo il curry è arrivata una minestra rossa un po' particolare, che non saprei descrivere bene, ma sembrava del brodo con cipolline, germogli di soia, tanto peperoncino da diventare completamente rosso, mezzo litro di fanta(*) e due cucchiai di sale per ammortizzare il gusto...
Se non altro ho finalmente trovato un modo per descrivervi il gusto dell'umeboshi, ovvero susine essiccate, che sono molto simili alla minestra di cui sopra.
Il giardino, come gli altri, è bellissimo. É stato costruito in pieno periodo Meiji ed è diviso in tre parti, una in stile inglese, una in stile francese e una giapponese. La prima parte è ovviamente un enorme prato all'inglese con alcuni gruppi di alberi, mentre la seconda consiste in una serie di aiuole delimitate da roseti e affiancate da due filari di alberi per parte.
La parte giapponese è la più grande, ovviamente, fatta di almeno cinque laghetti artificiali e diversi isolotti connessi da ponti di legno, nonchè ben due case da tè tradizionali, che prima o poi dovrò visitare.
C'era anche un piccolo bosco detto mosco madre-figlio. Gli alberi e le piante erano molto più alti che nel resto del giardino e non doveva essere molto frequentato, almeno a giudicare dalla ragnatela con ragni da due pollici (zampe incluse: nulla di terribile) che chiudevano il sentiero. Non ho voluto rovinare tanta fatica e sono tornato indietro.
Non appena sono uscito ha iniziato a piovere. Per fortuna avevo un ombrello con me, perchè anche se quello precedente l'ho lasciato n ufficio ne ho comprato un secondo oggi giusto prima di entrare nel parco. Ottimo tempismo!
Prima di tornare a casa ho comprato un libro di Chrichton da Kinokuniya (grande catena di librerie e unico posto fino ad oggi dove ho trovato libri in inglese) e del sushi da mangiare in camera.
Per oggi non ci sono altre novità. Buonanotte a tutti.
(*) Immagino. Come alcuni sapranno non apprezzo le cose frizzanti e mi posso costringere a farlo solo per motivi estremamente validi, come la birra. Molti hanno provato a farmi assaggiare la coca-cola e qualcuno ci è anche riuscito, ma non ho mai provato la fanta.
3 commenti:
Una curiosità del tutto oziosa: all'inizio del blog descrivevi un bisogno smodato di caffè. Era solo per l'adattamento al fuso orario o anche adesso ne hai bisogno per tenerti sveglio? Quand'ero a Berkeley trovavo eccezionalmente faticose anche le giornate più tranquille, tanto che verso la fine del mio soggiorno mi addormentavo vestita verso le nove di sera... sono curiosa di sapere se ero io ad essere particolarmente "moscia" o se è una cosa comune...
-Martina
Ho ancora bisogno di caffeina per restare sveglio. Per ora mi basta del tè nel week-end, ma purtroppo non riesco spesso ad andare a letto prima delle 11,30/12 per cui ho sempre un sonno bestiale alla mattina.
Per fortuna la mia sveglia è impossibile da ignorare e la metto lontano dalla mia portata per non poterla spegnere senza alzarmi...
Cioè basta il tè nel week end ma ti serve il caffè negli altri giorni? E' così?
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